Una persona su due userebbe l'app di avviso Corona

Christiane Fux ha studiato giornalismo e psicologia ad Amburgo. L'esperto redattore medico scrive articoli di riviste, notizie e testi fattuali su tutti i possibili argomenti di salute dal 2001. Oltre al suo lavoro per, Christiane Fux è anche attiva nella prosa. Il suo primo romanzo poliziesco è stato pubblicato nel 2012 e scrive, progetta e pubblica anche le sue commedie poliziesche.

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Il 56,1% dei tedeschi sarebbe disposto a installare volontariamente un'app di tracciamento per contenere meglio l'epidemia di coronavirus. Un quarto degli intervistati (24,2 per cento), invece, rifiuta categoricamente l'utilizzo di una simile app, secondo un sondaggio rappresentativo dell'istituto di studi d'opinione Civey.

Il 56,1% dei tedeschi sarebbe disposto a installare volontariamente un'app di tracciamento per contenere meglio l'epidemia di coronavirus. Un quarto degli intervistati (24,2 per cento), invece, rifiuta categoricamente l'uso di tale app, secondo un sondaggio.

Preoccupazione per la sorveglianza

I cittadini erano più preoccupati per la potenziale sorveglianza anche dopo la crisi di Corona (42,8%) e l'uso improprio dei dati (40,2%). Quasi una persona su tre è preoccupata per la violazione della propria privacy (32,8 per cento) e/o per un eccessivo controllo del governo (31,7 per cento).

Avviso anonimo

I corrispondenti programmi di follow-up sono attualmente in fase di sviluppo a pieno ritmo. Dovrebbero riconoscere tramite Bluetooth per quanto tempo e in quale prossimità due proprietari di telefoni cellulari erano l'uno dall'altro. Le persone con contatti a rischio dovrebbero quindi essere informate in modo anonimo non appena una persona è risultata positiva al virus e questo viene annotato nella sua app. Quindi le persone di contatto possono isolarsi volontariamente ed essere testate.

Una tale misura potrebbe anche ridurre le rigide restrizioni all'uscita, quindi la speranza.

Il monitoraggio attraverso le autorità sanitarie è inefficace

Finora, queste informazioni sono passate attraverso le autorità sanitarie. Tentano di raggiungere tutte le persone di contatto che la persona infetta ricorda con un elevato dispendio di tempo e personale. Ma spesso arriva troppo tardi, soprattutto perché il virus è contagioso prima dei primi segni. I contatti che l'interessato non conosce personalmente, ad esempio durante un viaggio in treno congiunto, non vengono nemmeno rintracciati. Se il virus continua a diffondersi, il follow-up appropriato diventerà sempre più irregolare.

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