Chirurgia pediatrica

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Un chirurgo pediatrico svolge contemporaneamente il ruolo di chirurgo generale, viscerale, toracico e plastico nella cura dei suoi piccoli pazienti (bambini dalla nascita all'età di sedici anni). La sua area di lavoro è molto ampia e spazia dai difetti congeniti o acquisiti alle ossa rotte e alle malattie tumorali. L'attenzione è sempre sull'intero corpo del paziente, perché le malattie infantili spesso colpiscono più apparati e devono quindi essere trattate nel suo insieme.

Esempi di malattie che ricadono nel campo della chirurgia pediatrica sono:

  • Malformazioni dell'apparato scheletrico (ad es. eccesso di dita delle mani o dei piedi, piede torto, torace a imbuto) nonché nella zona della testa (ad es. labiopalatoschisi);
  • Fratture e lussazioni (es. della rotula);
  • Ustioni e ustioni chimiche;
  • Lesioni alla testa e alla colonna vertebrale;
  • Disturbi e malformazioni nell'area del sistema nervoso centrale (es. testa d'acqua, spina bifida = "schiena aperta");
  • Lividi e lacrime nella zona degli organi interni (es. milza, fegato, stomaco, polmoni);
  • tumori benigni e maligni (es. spugne di sangue, sarcoma di Ewing, tumore di Wilm);
  • Disturbi della tiroide e del surrene;
  • Malattie, disturbi e malformazioni dell'apparato digerente (es. ittero, polipi intestinali, ingestione di corpi estranei);
  • Malattie, lesioni e malformazioni dell'apparato urinario e riproduttivo (es. lesioni vescicali, fimosi, torsione testicolare, malformazioni dell'utero);
  • Disturbi funzionali delle vie urinarie (es. enuresi notturna);
  • Ernie (es. ernia inguinale), malformazioni ombelicali, difetti della parete addominale, malattie diaframmatiche;
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