Anticoagulante: nuovo principio attivo senza rischio di sanguinamento

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Monaco di BavieraI coaguli di sangue che possono portare alla trombosi sono pericolosi per la vita. Al fine di prevenire malattie trombotiche come infarti, ictus o embolie polmonari, è quindi molto diffuso l'uso di fluidificanti del sangue. Tuttavia, questi hanno uno svantaggio principale: in caso di lesioni, compromettono la coagulazione del sangue, che può portare a perdite di sangue pericolose per la vita. Scienziati di Amburgo e Stoccolma hanno ora sviluppato un ingrediente attivo che previene la formazione di coaguli di sangue senza aumentare allo stesso tempo la tendenza al sanguinamento.

Prevenire la trombosi, fermare il rischio di emorragie

"Tutte le sostanze utilizzate fino ad oggi, come l'eparina o il Marcumar, sono associate a un rischio considerevole per i pazienti", spiega l'autore dello studio, il dott. Thomas Renée. Lo scopo della ricerca era quindi identificare un principio attivo che prevenga la trombosi senza aumentare la tendenza al sanguinamento. E a quanto pare il team di ricerca internazionale è già riuscito a farlo, almeno negli esperimenti sugli animali. Il nome del principio attivo: Antibody 3F7.

“Questo anticorpo blocca l'enzima fattore XII, il cosiddetto fattore di Hagemann. Questo è corresponsabile dello sviluppo della trombosi ", riferisce Reneé. Tuttavia, il fattore XII non svolge un ruolo nei processi di coagulazione del sangue. Le persone che vivono senza questo enzima a causa di un difetto genetico hanno un'emostasi normale in caso di lesioni.

Gene della trombosi bloccato

Per inattivare l'enzima fattore XII, gli scienziati hanno somministrato agli animali da esperimento l'anticorpo 3F7. "La somministrazione di 3F7 previene efficacemente lo sviluppo di nuove trombosi, allo stesso tempo non aumenta il rischio di sanguinamento", afferma Reneé. Funziona perché 3F7 si aggancia al centro attivo dell'enzima e quindi lo blocca in modo molto specifico.

Nuove opportunità

Questi risultati sono particolarmente interessanti per la medicina intensiva e le operazioni di emergenza. Esistono interventi medici che richiedono l'uso di anticoagulanti per proteggere il paziente dalla trombosi. Ad esempio quando si utilizzano macchine cuore-polmone. Tuttavia, le complicanze gravi dovute a un sanguinamento abbondante non sono rare.

Sarebbe tanto più importante immettere sul mercato un farmaco contro la trombosi che non comprometta la coagulazione del sangue. Questo potrebbe quindi non solo salvare vite nei casi acuti, ma eventualmente anche essere somministrato preventivamente per prevenire ictus e infarti. (jb)

Fonte: scienziati UKE sviluppano un nuovo metodo per fluidificare il sangue senza il rischio di emorragie. Comunicato stampa University Medical Center Eppendorf.

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