Padri grassi: più bambini con autismo

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Monaco di BavieraI figli di padri grassi sviluppano l'autismo più spesso dei figli di padri normopeso. Quanto siano grasse le madri, tuttavia, non gioca un ruolo nello sviluppo del disturbo, mostra uno studio norvegese.

Un team di ricerca norvegese guidato dal Dr. Pål Surén dell'Istituto norvegese di sanità pubblica ha valutato i dati di 90.000 bambini di tre, cinque e sette anni, che sono stati registrati come parte del Mother and Child Chort Study (MoBa). Sia la madre che il padre hanno compilato un questionario dettagliato sulla propria salute fisica e fisica. Tra le altre cose, è stato registrato l'indice di massa corporea (BMI). I ricercatori hanno osservato lo sviluppo dei bambini per diversi anni.

Circa il mezzo percento, o più precisamente 419 dei bambini, ha sviluppato disturbi autistici. Surén e colleghi hanno calcolato se esistesse una connessione tra il peso dei genitori e i disturbi autistici. I genitori con un BMI compreso tra 25 e 30 sono stati classificati come sovrappeso e quelli con un BMI superiore a 30 sono stati classificati come obesi.

Raddoppiato il rischio

Gli scienziati non hanno trovato una connessione tra il peso della madre e i bambini autistici. Sorprendentemente, tuttavia, i figli di padri obesi hanno sviluppato l'autismo o la sindrome di Asperger due volte più spesso dei figli di padri normopeso. La relazione è rimasta anche se nei calcoli sono stati presi in considerazione fattori socio demografici e stile di vita.

"In realtà pensavamo che l'obesità della madre potesse essere uno dei principali fattori di rischio", afferma Surén. "Lo studio mostra, tuttavia, che quando si tratta di tali domande, ci concentriamo troppo sulla madre e troppo poco sul padre".

Fattori genetici

L'esatto meccanismo alla base dell'osservazione dei ricercatori è sconosciuto. Ma ci sono diverse ipotesi. Ad esempio, è noto che le mutazioni genetiche hanno un'influenza sullo sviluppo dell'obesità così come sullo sviluppo dell'autismo. Uno di questi cambiamenti genetici per entrambe le malattie è sul cromosoma 16.

Tuttavia, anche la cosiddetta epigenetica può svolgere un ruolo. Alcune strutture nella confezione del materiale genetico, cioè il DNA, determinano se un gene può essere letto o meno. Quali siano in ogni caso è determinato da fattori ambientali come lo stile di vita o il peso corporeo. Negli esperimenti con i topi, i ricercatori hanno scoperto che i padri di roditori obesi producono una prole la cui attività genica è effettivamente alterata nelle prime fasi dello sviluppo. Ciò potrebbe anche influenzare il rischio di autismo.

Disturbo dello sviluppo autistico

Gli esperti stimano che da 6 a 10 bambini su 1000 abbiano un disturbo dello sviluppo autistico. I sintomi caratteristici si sviluppano quasi sempre completamente nei primi cinque anni di vita. I bambini hanno problemi a stabilire relazioni normali con altre persone ed evitano i contatti sociali. Spesso possono rendersi difficili da capire e interpretare male le emozioni. Modelli di comportamento ripetitivi e stereotipati e interessi molto speciali sono tipici delle persone con autismo. (via)

Fonte: Suras P, et al "Obesità genitoriale e rischio di disturbo dello spettro autistico" Pediatria 2014; DOI: 10.1542/ped.2013-3664.

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