Ventilatori dalla stampante 3D

Hanna Helder ha studiato lingua e letteratura tedesca all'Università Albert Ludwig di Friburgo. Oltre agli studi, ha maturato molta esperienza nel giornalismo radiofonico e cartaceo attraverso stage e lavori freelance. È alla Burda School of Journalism dall'ottobre 2018 e scrive, tra le altre cose, come tirocinante per

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I ventilatori e le maschere respiratorie della stampante 3D dovrebbero salvare vite in future emergenze corona. I vincitori di un insolito concorso.

Ventilatori e mascherine per le emergenze corona

La Fraunhofer-Gesellschaft e la compagnia di riassicurazione Munich Re hanno premiato i vincitori di un concorso insolito: l'obiettivo era sviluppare ventilatori e maschere che potessero essere prodotti in loco in modo rapido ed economico in caso di emergenza corona per evitare strozzature nella fornitura. La società di ricerca e l'azienda hanno messo a disposizione un totale di un milione di euro di budget e montepremi per il concorso "Give a Breath".

Un gol, diversi vincitori

Cercavano ventilatori semplici, "non invasivi", cioè senza un dispositivo per l'intubazione del paziente, necessario solo per malattie polmonari particolarmente gravi. Ci sono stati due vincitori, come ha annunciato Munich Re:

Il primo vincitore è un dispositivo "SmartCPAP" appositamente adattato alle esigenze dei pazienti affetti da corona, sviluppato congiuntamente da diversi istituti Fraunhofer. Secondo la giuria, può essere alimentato con ossigeno da varie fonti e funziona con sovrapressione. Il secondo vincitore è stato il team "Vivid Breath" di Monaco, che, in una cooperazione bavarese-indiana, ha sviluppato un ventilatore con solo 35 componenti che possono essere prodotti utilizzando la stampa 3D.

Un'altra parte della competizione è stata lo sviluppo delle maschere di ventilazione adatte ai dispositivi. Un'iniziativa degli studenti è stata premiata con il loro progetto “Soteria” (in greco: salvataggio). Le mascherine possono anche essere completamente stampate in 3D e, secondo la giuria, adattarsi alla forma del viso. Inoltre è stato assegnato un manuale digitale sulla manutenzione e l'uso dei dispositivi e sulla gestione dei pazienti Covid 19.

Indipendenza della catena di approvvigionamento

I progetti digitali per ventilatori, maschere e manuali devono essere messi a disposizione dei governi e dei partner di tutto il mondo. Le regioni gravemente colpite da Corona dovrebbero diventare indipendenti dalle catene di approvvigionamento globali in questo senso. Finora, le maschere e i dispositivi sono stati testati e valutati da esperti del Politecnico federale di Zurigo (ETH) di Zurigo. In Sud Africa devono essere avviati una sperimentazione pilota e studi clinici per ottenere l'approvazione nel Paese. (hh/papa)

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