Parkinson: pedalare contro il congelamento

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Se improvvisamente non funziona niente - congelamento è il termine usato per descrivere il "congelamento" dei movimenti nel Parkinson: i pazienti non sono più in grado di camminare da un secondo all'altro. Sorprendentemente, tuttavia, molti possono ancora andare in bicicletta. I ricercatori si sono ora avvicinati un po' alla ragione di ciò in uno studio.

Con il ciclismo contro i segnali di interferenza

Anche se iniziare a correre non funziona più durante il congelamento, spesso è ancora possibile andare in bicicletta. I ricercatori guidati dal professor Alfons Schnitzler dell'Università Heinrich Heine di Düsseldorf hanno voluto andare a fondo di questo sorprendente risultato di studi precedenti. Come parte della terapia del Parkinson con un "pacemaker cerebrale", gli scienziati hanno avuto l'opportunità di misurare i segnali elettrici da alcune aree del cervello dei loro pazienti. E coloro che sono responsabili dei movimenti volontari e della memoria dei movimenti.

Il risultato: nei pazienti affetti da Parkinson, i ricercatori hanno scoperto un segnale di interferenza che può innescare il congelamento e che viene soppresso dai movimenti durante la pedalata.

Approccio a una nuova terapia?

Dei 13 pazienti esaminati, di età compresa tra i 50 ei 65 anni, cinque hanno sofferto di episodi di congelamento e otto no. In entrambi i gruppi, i ricercatori hanno misurato l'attività elettrica nella regione del cervello quando si va in bicicletta e, in confronto, quando si cammina.

Durante la fase di movimento solo i “congelatori” hanno mostrato una banda di segnale stretta intorno ai 18 Hertz, influenzata più dalla bicicletta che dalla camminata, e che i medici considerano una sorta di “segnale interferente”. I pazienti che pedalavano avevano meno rumore nel cervello.

"Questa scoperta sorprendente non solo ci porta un passo decisivo nella comprensione dei processi patologici del congelamento, ma apre anche nuove possibilità nella terapia", afferma Schnitzler.

Il ciclismo riporta i neuroni in ritmo

I risultati potrebbero spiegare perché il ciclismo ha un effetto terapeutico dimostrato sulla malattia di Parkinson, sia per i congelatori che per i non congelatori. Per la prima volta, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che i segnali cerebrali sono influenzati in modo diverso anche dai diversi schemi di movimento durante la corsa e il ciclismo. Secondo loro, il ciclismo riporta l'attività dei neuroni nel "ritmo giusto", per così dire.

Secondo la German Parkinson Society, circa 250.000-280.000 persone in Germania hanno il Parkinson. La malattia di solito si manifesta solo in età avanzata, tra i 50 e i 60 anni. Solo il dieci per cento circa ha meno di 40 anni quando viene fatta la diagnosi.Dopo l'Alzheimer, il morbo di Parkinson è la seconda “malattia neurodegenerativa” più comune.

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